
In provincia di Frosinone dopo 15 anni di gestione del
centro-sinistra il centrodestra vince le elezioni provinciali.
Personalmente non ho votato al ballotaggio perché l'apparentamento innaturale
con l'UDC (il partito di Cuffaro per chi finge di dimenticarlo) e con la lista
dell'europarlamentare alleanzino ed ex missino Foglietta mi ha mostrato, per
l'ennesima volta, che il centro-sinistra ciociaro punta esclusivamente alle
poltrone e al mantenimento del potere. Un potere troppe volte costruito su una
politica clientelare. L'ex presidente provinciale Scalia (promosso assessore
regionale in quota PD perché non ricandidabile alle provinciali) invece di
accettare la scelta degli elettori ha subito scaricato la colpa sugli altri, ha
infatti affermato che è una sconfitta politica e non amministrativa,
dovuta al fatto che il nome di Berlusconi ancora incide sulle scelte
dell'elettorato e poi, dandosi la zappa sui piedi, ha affermato che il
centro-sinistra ha vinto nei piccoli comuni dove i militanti e gli amministratori
riescono a raggiungere tutti gli elettori. Forse non si è accorto che, con la
sua affermazione, ha corroborato la teoria di chi afferma che il
centro-sinistra ciociaro ha fatto del clientelismo l'unica azione politica.
Per entrare nel merito dello sciagurato e controproducente accordo con l'UDC e
Foglietta riporto i dati (voti in più al secondo turno) dei comuni che, nella
testa dei dirigenti del centro-sinistra dovevano fare la differenza grazie
all’apparentamento con il terzo polo.
Frosinone (l'ex sindaco Marzi era il candidato presidente del terzo polo): solo
270 voti in più.
Arpino (il sindaco Forte era il candidato alla vicepresidenza del terzo polo):
643 voti in più. Il solo partito dell’UDC (partito del sindaco) al primo turno
aveva 1582 voti.
Torrice (il sindaco è Savo candidata di punta del terzo polo
che aspirava alla poltrona di consigliere comunale): 519 voti in più. Al primo
turno la lista Marzi (candidato il sindaco Savo) aveva ottenuto 1175 voti.
Supino (il sindaco è l’europarlamentare Foglietta): 296 voti
in più, il terzo polo aveva ottenuto 823 voti.
Cassino, feudo della deputata Anna Teresa Formisano,
assessore di punta della giunta Storace: 855 voti in più, il terzo polo aveva
ottenuto 2684 voti.
Al secondo turno Schietroma (candidato del centro-sinistra)
ha ottenuto 8040 voti in meno, mentre Iannarilli (candidato del centrodestra)
ha ottenuto 16191 voti in meno.
I numeri dicono che la scelta fatta dai dirigenti del
centro-sinistra provinciale è stata sbagliata, che al secondo turno molti
elettori del centro-sinistra hanno disertato le urne e che le truppe di questi
generali del terzo polo non hanno seguito i loro sciagurati comandanti. Anzi
con questo accordo nemmeno con oltre 16000 voti persi da Iannarilli si è
riusciti a sconfiggerlo.
Un gesto di onestà politica dovrebbe portare alle immediate dimissioni di tutti i segretari di partito che hanno approvato questa scelta innaturale di apparentarsi con il Terzo polo... ma alla fine resteranno tutti ai loro posti... purtroppo.
elezioni provinciali
Frosinone
| inviato da
chemako il 23/6/2009 alle 9:43 | |